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  • Assicurazione vita: cos’è il privilegio ereditario?

    Martin Hügin
    Le assicurazioni sulla vita presentano un cosiddetto privilegio ereditario: ciò significa che le prestazioni in caso di decesso non rientrano nella successione. Vi sono tuttavia delle differenze, a seconda che si opti per un’assicurazione di puro rischio o per una soluzione combinata di risparmio e rischio.
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Assicurazione vita: cos’è il privilegio ereditario?

Martin Hügin
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Le assicurazioni sulla vita presentano un cosiddetto privilegio ereditario: ciò significa che le prestazioni in caso di decesso non rientrano nella successione. Vi sono tuttavia delle differenze, a seconda che si opti per un’assicurazione di puro rischio o per una soluzione combinata di risparmio e rischio.

Assicurazione di rischio

Con un’assicurazione di puro rischio, in caso di decesso la somma d’assicurazione definita da contratto viene erogata direttamente al beneficiario. Qualora quest’ultimo sia al tempo stesso un erede legittimo, questi ha diritto all’intera somma contrattuale, anche se rifiuta la successione a causa di sovraindebitamento. Il motivo di quanto sopra risiede nel fatto che le prestazioni dell’assicurazione sulla vita sono distinte dall’asse ereditario.

Assicurazione mista (risparmio e rischio)

Anche nel caso di un’assicurazione mista è possibile beneficiare del privilegio ereditario. Ma attenzione: se il beneficiario non è al tempo stesso un erede legittimo, gli eredi legittimi possono richiedere, sulla base di un’azione di riduzione, la loro porzione legittima dal capitale dell’assicurazione vita. La legittima è limitata al valore di riscatto.

Le assicurazioni sulla vita possono essere concluse in regime di previdenza libera (pilastro 3b) o di previdenza vincolata (pilastro 3a). Nel caso della previdenza libera, la scelta dei beneficiari è tuttavia più flessibile:

Previdenza libera (pilastro 3b)

Nel caso dell’assicurazione sulla vita nell’ambito della previdenza libera (pilastro 3b), è possibile scegliere liberamente il beneficiario. Quest’ultimo non deve figurare tra gli eredi legittimi, ma può essere, ad esempio, il proprio partner convivente.

Previdenza vincolata (pilastro 3a)

Per quanto concerne la previdenza vincolata (pilastro 3a), invece, l’ordine di successione dei beneficiari viene stabilito dalla legge. 

Sono considerate beneficiarie le persone seguenti (estratto dall'art. 2 OPP 3):

a. in caso di sopravvivenza, l’intestatario della previdenza;

b. dopo la sua morte, le persone qui di seguito enumerate nell’ordine seguente:

1. il coniuge superstite o il partner registrato superstite,
2. i discendenti diretti e le persone fisiche al cui sostentamento la persona defunta ha provveduto in modo considerevole oppure la persona che ha convissuto ininterrottamente con quest’ultima durante i cinque anni precedenti il decesso o deve provvedere al sostentamento di uno o più figli comuni;
3. i genitori;
4. i fratelli e le sorelle;
5. gli altri eredi.

L’intestatario può designare una o più persone tra i beneficiari menzionati al lettera b e precisare i diritti di ciascuna di esse.

L’intestatario ha il diritto di modificare l’ordine dei beneficiari di cui al numeri 3 a 5 e di precisare i diritti di ciascuna di queste persone.

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