Il 25 settembre 2022, con una votazione popolare, il popolo svizzero ha approvato la riforma AVS21. Dalla riforma derivano cambiamenti relativi all’età di pensionamento ordinaria che illustriamo di seguito.
Sarà introdotto il concetto di «età di riferimento» che sostituisce le precedenti denominazioni «età di pensionamento» ed «età pensionabile» e si applica all’AVS e alle casse pensione.
A partire dal 1° gennaio 2024, l’età di riferimento unica per gli uomini e le donne sarà di 65 anni (finora 64 anni per le donne e 65 anni per gli uomini).
L’uniformazione dell’età di riferimento, oggi inferiore per le donne, avverrà a scaglioni, ossia a scatti di tre mesi all’anno. Le donne nate nel 1960 non sono ancora interessate dall’innalzamento dell’età di pensionamento. Le donne nate dal 1964 in poi beneficeranno del pensionamento ordinario all’età di riferimento di 65 anni.
Questo varia da persona a persona e dipende dalle esigenze e dai progetti individuali. Con il pensionamento alcune spese, come i pasti fuori casa o le spese di viaggio per recarsi al lavoro, vengono automaticamente a meno. D’altra parte, potrebbe nascere il desiderio di utilizzare il tempo libero ritrovato per dedicarsi a escursioni o a un hobby, e questo a sua volta comporta costi aggiuntivi.
Chi ha sempre versato i contributi all’AVS ed è sempre stato assicurato presso una cassa pensione tramite il datore di lavoro, potrà contare su circa il 60% dell’ultimo reddito percepito. In caso di salari più elevati, interruzioni più lunghe dell’attività lavorativa o di lacune contributive, però, tale importo potrebbe ridursi notevolmente. Vale quindi la pena affrontare per tempo le seguenti domande: