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Ratgeber Schimmel in der Wohnung

Infestazione di muffa in casa. Ora cosa faccio?

Se uno ha la muffa in casa, deve affrontare parecchie questioni. Com’è successo? Che cosa fare, chi ne risponde e come si può prevenire l’infestazione da muffa?

Come si forma la muffa all’interno dell’abitazione?

La muffa si forma ovunque ci sia umidità. Le cause possono essere condutture d’acqua difettose, finestre che non chiudono perfettamente o isolamento insufficiente delle pareti esterne. La formazione di muffa è però anche favorita da un clima caldo-umido nell’abitazione, che può venire a crearsi durante le attività quotidiane che implicano un’elevata umidità, come ad esempio fare la doccia, cucinare o asciugare i vestiti. Se gli ambienti vengono arieggiati in maniera scorretta o insufficiente, si creano i presupposti ideali per lo sviluppo della muffa.  

Buono a sapersi

In caso di muffa il locatario ha l’obbligo di informare il locatore. Se si individua la muffa per tempo, non solo si evita di incorrere in problemi di salute, ma si può prevenire e frenare la sua proliferazione in modo che non intacchi altre parti della casa. Scattare foto che documentano l’estensione dell’infestazione può risultare molto utile in questi casi.

Chi risponde di un’infestazione di muffa in casa?

La presenza di muffa in un’abitazione presa in locazione non solo causa problemi di salute a chi vi abita, ma può generare anche oneri finanziari non indifferenti per debellare l’infestazione. Solo la perizia eseguita da uno specialista può costare diverse migliaia di franchi. Chi deve assumersi tali costi? Chi rompe, paga. In questi casi, chi ha causato il danno.

Tuttavia, nella prassi non è sempre possibile stabilire in modo inequivocabile di chi sia la colpa della muffa in casa. Spesso la questione della responsabilità si può chiarire soltanto ricorrendo a costose perizie; ecco perché in molti casi nascono dispute tra locatario e locatore che non di rado finiscono in tribunale per essere risolte.

Muffa dovuta a difetti di costruzione

Se l’infestazione di muffa è dovuta a un difetto di costruzione, sarà il locatore a farsi carico delle spese necessarie per ovviare al danno. I locatari hanno diritto a chiedere una riduzione del canone di locazione per il periodo di tempo in cui non possono utilizzare il loro appartamento come previsto dal contratto. L’ammontare della riduzione varia in base all’estensione della superficie divenuta, per così dire, «non abitabile» all’interno dell’abitazione.

Muffa dovuta ad aerazione non a norma

Se è possibile provare chiaramente che il locatario - per esempio per mancanza di aerazione -, ha causato la formazione di muffa, sarà lui responsabile del danno e dovrà accollarsi le relative spese di risanamento.

Quale assicurazione paga in caso di infestazione di muffa in casa?

Se il locatore è responsabile dell’infestazione di muffa, deve pagare i danni accertati. Eccetto la scocciatura, non vi è alcun altro fastidio per i locatari.

Se tuttavia è possibile dimostrare in modo univoco che il danno è imputabile al locatore, è quest’ultimo a doversi assumere i costi per l’eliminazione della muffa. In tal caso il danno non è coperto dall’assicurazione mobilia domestica e di responsabilità civile privata.

Protezione giuridica. Copertura per le controversie giuridiche.

La questione relativa a chi sia responsabile dell’infestazione di muffa nell’abitazione può portare rapidamente a controversie legali tra locatario e locatore. Nel caso in cui il vostro locatore imputi a voi la colpa dell’infestazione di muffa, sebbene non ne siate affatto responsabili, vi consigliamo di rivolgervi alla protezione giuridica. In tal caso la protezione giuridica potrà consigliarvi sui prossimi passi da seguire e vi sosterrà nelle questioni legali.

Come si può evitare la muffa in casa?

Al fine di prevenire la formazione di muffa all’interno dell’appartamento, è opportuno tenere presente alcuni accorgimenti fondamentali:

Consiglio #1

Arieggiare correttamente

Arieggiare in misura sufficiente i locali è fondamentale per evitare le formazione di muffa. Gli esperti consigliano di arieggiare:

  • Da due a tre volte al giorno, cinque-dieci minuti di corrente d’aria.
  • Per arieggiare, occorre aprire completamente le finestre. Tuttavia, le finestre non vanno mantenute aperte a ribalta, poiché in tal modo si disperde molto calore.
  • Più le temperature esterne sono basse, meno tempo è necessario per arieggiare.
  • Non dimenticate di arieggiare anche la cantina.
Consiglio #2

Controllare l’umidità dell’aria

La temperatura all’interno dell’abitazione riveste un ruolo fondamentale per la formazione della muffa. L’aria fredda nei locali può assorbire meno umidità, causando una maggiore condensazione. Bisogna prestare attenzione a questo aspetto in particolare negli edifici scarsamente coibentati. Se volete abbassare la temperatura del riscaldamento in alcuni locali, come ad esempio in camera da letto, controllate che l’umidità di tale ambiente si possa disperdere attraverso una corretta aerazione e chiudete la porta in modo che l’aria caldo-umida delle altre stanze non penetri. In ogni caso non bisogna abbassare la temperatura minima all’interno dei locali al di sotto di 18 gradi Celsius circa.

Consiglio #3

Controllare l’umidità dell’aria

Il vapore dell’acqua crea molta umidità soprattutto in bagno e in cucina. Nel caso in cui si generi molto vapore, è consigliabile aprire subito le finestre oppure accendere la cappa per evitare che quest’ultimo si depositi sui muri. Non asciugate i vostri vestiti all’interno dell’abitazione.

Le vostre domande. Le nostre risposte.

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