«Non possiamo quasi più usare il nostro balcone, perché il nostro vicino di casa sta sempre lì a grigliare qualcosa! Dobbiamo chiudere porte e finestre, altrimenti la puzza entra in tutto l’appartamento», si lamenta con noi il signor K. La sua domanda: Posso vietare al vicino di grigliare sul balcone? Non è così semplice. In linea di principio non è possibile integrare un divieto di fare grigliate nel contratto di locazione. Il locatore può però vietare l’utilizzo della griglia a carbone e consentire solo griglie elettriche o a gas. Tutti sono tenuti a considerare e rispettare le esigenze dei vicini e ad evitare immissioni eccessive (sia che si tratti di fumo o odori causati dal barbecue o di rumori).
Per quanto riguarda il rumore, si applicano a norma di legge gli orari notturni e di riposo, stabiliti nell’ordinanza del comune o della polizia. Di regola non bisogna più fare alcun rumore all’esterno dopo le ore 22:00 e la domenica. Le attività rumorose (come ad esempio falciare il prato) non sono permesse in questi orari. Chi desidera rimanere ancora un po’ fuori dopo le ore 22:00, dovrebbe mantenere basso il volume delle conversazioni. Oppure spostare la festa all’interno.
Per tutti i problemi vale la regola d’oro del diritto sui rapporti di vicinato: essere tolleranti e agire sempre con buon senso. Chi chiama la polizia per disturbo della quiete pubblica alle 22:00 in punto in occasione di una festa di compleanno preannunciata al vicinato non si rende sicuramente molto popolare nel quartiere. Una conversazione in un momento di tranquillità è molto più efficace dell’invio di una lettera raccomandata minatoria.
Il signor K. non deve tuttavia sopportare tutto. Se i disturbi causati da grigliate o i rumori molesti si ripetono con cadenza regolare, l’inquilino può rivolgersi al proprietario, il quale potrà dare un avvertimento ai vicini e, in caso di violazioni ripetute, persino rescindere il contratto di locazione.
In qualità di proprietari dell’immobile potete rivolgervi al giudice di pace, se le varie discussioni con i vicini non portano a nulla. Tuttavia, questo passo va preso in considerazione soltanto quale ultima possibilità. Anche perché nel caso in cui non si trovi un accordo in quella sede, il tutto può diventare difficile e costoso. In quel caso dovrete infatti dimostrare al tribunale le eccessive immissioni del vicino, cosa che, come l’esperienza dimostra, va di pari passo con costi elevati e grandi incertezze sull’esito della procedura.