I criminali informatici dispongono di molte risorse per insinuarsi abusivamente nelle aziende utilizzando i canali di comunicazione elettronici. Uno dei trucchi più usati è hackerare gli account di posta elettronica. I truffatori rubano l’identità dei mittenti e in questo modo le aziende ricevono istruzioni di pagamento da partner apparentemente affidabili, come clienti o fornitori, a volte addirittura dal responsabile delle finanze aziendali o dal CEO. Invece, il denaro finisce sui conti bancari dei truffatori.
Un’altra trappola è rappresentata da e-mail con allegati o link che rimandano a siti web falsificati con l’invito a scaricare file. Aprendo questi file i trojan possono infiltrarsi nel sistema informatico interno, con conseguenze molto spiacevoli: il trojan Emotet, ad esempio, è attualmente considerato una delle minacce informatiche più pericolose al mondo, perché consente di scaricare successivamente altri programmi dannosi, come il ransomware Ryuk. Questo software non solo cripta i dati, ma cancella anche le copie di sicurezza. Questi attacchi non sono solo finalizzati a ottenere denaro, spesso puntano solo alla distruzione. Sia che la perdita o la manipolazione di dati oppure la violazione delle norme relative alla loro protezione abbia come conseguenza danni finanziari diretti o altri tipi di danni, le assicurazioni hanno deciso di affrontare questa problematica e offrono alle aziende apposite coperture (nel nostro caso la Cyber assicurazione) per tutelarsi dai rischi informatici. L’Helvetia provvede non solo a risarcire i danni causati dai criminali informatici, ma fornisce alle aziende il supporto di una speciale rete di esperti e offre training dedicati alla sicurezza.
Gli esperti ritengono che oggi in tutto il mondo siano attivi 250 milioni di programmi dannosi. E si stima che ogni giorno ne vengano generate 300’000 nuove varianti. Christoph Guntersweiler, responsabile Assicurazione tecnica dell’Helvetia, afferma: «Nonostante vengano adottati provvedimenti in grado di offrire una protezione a 360° dal punto di vista organizzativo e tecnico, in molti casi sono le persone a commettere gli errori decisivi». Pertanto è semplicemente fondamentale che l’azienda analizzi sempre in maniera critica la situazione relativa a tali problemi e che sensibilizzi di conseguenza i suoi collaboratori. In fin dei conti, dopotutto è la persona che smaschera gli aggressori a proteggere l’azienda.
E infine: vi invitiamo ad assumere un atteggiamento critico e di diffidenza in caso di e-mail insolite, eventualmente chiedete informazioni al presunto mittente se necessario. In questo modo darete del filo da torcere agli malintenzionati.
I dispositivi informatici, i macchinari e gli impianti, sempre più spesso collegati in rete non incrementano solo l’efficienza del lavoro, ma anche il rischio di attacchi di criminali cibernetici. La Cyber assicurazione dell’Helvetia subentra se si verificano danni nonostante le misure di sicurezza informatica.