19 dicembre 2016, testo: Isabella Awad, foto: Michael Sieber
«Io mi occupo di tutti i danni Cose ai veicoli: automobili, moto, biciclette, camion, di tanto in tanto anche un tram. Tra le mie attività c’è anche la perizia di stima del valore di roulotte e auto d’epoca. Ogni giorno percorro circa 100 km ed effettuo circa sei perizie. Totale annuale: 1000 perizie e 1700 ispezioni di veicoli.
Le cose si complicano quando sono costretto a respingere una richiesta di risarcimento. Di solito lo faccio al telefono. Metto il cliente a confronto diretto con i fatti, ad esempio «non è un danno di parcheggio» e con argomenti oggettivi. Nascono spesso discussioni. 17 anni di perito veicoli mi hanno insegnato a non prendere nulla sul personale. Ben diverso è il mio sentimento quando devo occuparmi di un veicolo danneggiato in un incidente nel quale c’è stato un decesso.
Le descrizioni dei sinistri mi fanno spesso sorridere. Ad esempio il cliente che scrive di essere sceso dall’auto e, voltandosi, di non averla più ritrovata… se n’era andata da sola! O il cliente che lascia cadere dal balcone dei cubetti di ghiaccio sul tetto dell’auto e annuncia un danno della grandine… peccato che alla finestra della casa di fronte ci fosse un vicino indiscreto! Sicuramente tutti gli ispettori sinistri saranno d’accordo con me: tutto può succedere!»