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  • «Il piano A ha sempre funzionato»

    27.09.2023 | Sandra Biraghi
    Dodici anni di successi nella Coppa del Mondo di sci alpino l’hanno resa uno dei volti più noti dello sci svizzero. Michelle Gisin parla della sua stagione migliore, delle battute d’arresto, della previdenza per la vecchiaia e del suo ultimo progetto.
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«Il piano A ha sempre funzionato»

27.09.2023 | Sandra Biraghi
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Dodici anni di successi nella Coppa del Mondo di sci alpino l’hanno resa uno dei volti più noti dello sci svizzero. Michelle Gisin parla della sua stagione migliore, delle battute d’arresto, della previdenza per la vecchiaia e del suo ultimo progetto.

Cosa fa la nostra sciatrice in estate?

Quando incontriamo Michelle Gisin per l’intervista, fa ancora un caldo come in estate. «Mi piacciono tutte le stagioni», dice, «anche quando fa caldo». Vive in Italia sul Lago di Garda, per cui è abituata al caldo torrido dell’estate. Lei e il suo compagno di vita Luca Aliprandini (sciatore sponsorizzato da Helvetia Italia) trovano refrigerio in qualsiasi momento: facendo un bagno, praticando windsurf sul lago o nella sala fitness che hanno costruito nel seminterrato della loro casa, dove si allenano quotidianamente con i pesi proprio quando fa caldo.

Michelle, la tua professione comporta molti rischi: ma tu in generale ami il rischio?

«No, in realtà per niente. Per indole cerco di andare sul sicuro. Ma mi piace fare esperimenti, provo sempre cose nuove e mi alleno finché non riesco a padroneggiarle. Quando mi sento sicura, allora mi lascio andare, mi affido al mio istinto e rischio di più».

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«Non sono una che rischia il tutto per tutto».
Michelle Gisin

Qual è la chiave del tuo successo?

«Sono un’atleta che vuole crescere e che cerca sempre qualcosa di nuovo, una nuova sfida, non importa in quale settore. È con questo spirito che di tanto in tanto rischio, o meglio: faccio esperimenti. Forse non ho preso sempre le decisioni giuste. Alcune cose hanno richiesto più tempo, ma molto spesso alla fine hanno funzionato. Per esempio quando sono passata dallo slalom allo speed (gara di velocità). Ero sicura di me: nello slalom sei tra i top 15 atleti nel mondo, quindi non devi metterti subito alla prova anche nelle gare di velocità. Ho investito molto nella mia crescita dal punto di vista fisico. E ne è valsa la pena: sono la nuova detentrice del record del numero di gare disputate nella Coppa del Mondo in una stagione. Quindi direi che la chiave del mio successo è questa ricerca di nuove sfide».

La vita non va sempre secondo i nostri piani. Anche tu hai fatto questa esperienza. Qual è stata l’esperienza che ti ha segnato più di tutte?

«La prima cosa che mi viene in mente è la caduta di mio fratello Marc nel 2018 in Val Gardena. Era come se il mondo si fosse fermato: tutto il resto non aveva più importanza».

Una cosa che l’ha messa completamente fuori gioco a livello personale è stata due anni fa la mononucleosi infettiva (febbre ghiandolare di Pfeiffer). «All’inizio di luglio ho dovuto cancellare tutti i miei appuntamenti per i tre mesi successivi. E non avevo idea di quanto tempo potesse durare. Sembrava del tutto assurdo. Perché di solito la mia vita è tutta programmata fino a 16 ore al giorno con mesi e mesi di anticipo. Ma con questa malattia ho imparato che a volte bisogna accettare il fatto che le cose non vanno come vorresti».

Probabilmente all’epoca hai pensato anche che la tua carriera sarebbe potuta terminare?

«Questa domanda me la sono posta naturalmente durante l’esperienza della mononucleosi infettiva. Perché vi sono atlete ed atleti che alla mia età non si sono più ripresi dopo questa malattia. Fortunatamente le cose sono andate diversamente. Gli ultimi due anni sono stati duri per il mio fisico. Ma potevo anche dire a me stessa in qualsiasi momento che avevo già ottenuto tutto, molto più di quanto avessi mai immaginato. Tutto quello che arriva da ora in poi è una specie di bonus!».


Con questo atteggiamento positivo, Michelle ha ottenuto risultati inaspettatamente buoni per lei in quella stagione (2020/21) ed è finita diverse volte sul podio. «Anchese la stagione precedente ero arrivata terza nella classifica generale di Coppa del Mondo, questa stagione è stata di gran lunga la migliore per me, perché non mi aspettavo nulla». Anche l’inverno scorso ha lottato con i risultati. Ma era così felice e grata di poter gareggiare che si presentava alla partenza di ogni gara con un sorriso. Se non fosse andata così, «avrei anche avuto un piano B, C o D». Per ora il piano A ha funzionato. Spero di poter correre ancora per qualche anno e di scegliere autonomamente quando porre fine alla mia carriera».

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«Mi sono detta che avevo già ottenuto tutto, molto più di quanto avessi mai immaginato. Tutto quello che arriva da ora in poi è una specie di bonus!».
Michelle Gisin

A proposito di fine carriera: come fa una sciatrice a pianificare la propria soluzione previdenziale in vista della vecchiaia?

«Per una lavoratrice indipendente come me la previdenza è estremamente importante. Soprattutto perché il reddito di noi atleti raggiunge l’apice quando siamo ancora relativamente giovani, per cui dobbiamo affrontare molto presto la questione della previdenza. In merito a questa tematica veniamo anche sensibilizzati da parte della nostra federazione. Per fortuna il consulente dell’Helvetia che si occupa delle mie questioni assicurative e previdenziali è un partner competente».

Quindi ti occupi tu direttamente delle tue assicurazioni?

Sì, credo che le assicurazioni siano qualcosa di incredibilmente importante. Bisogna conoscere i rischi a cui si è esposti e valutarli. Per esempio, prima di recarmi alla partenza di una gara percorro a piedi il percorso e lo valuto. È importante poter contare su un consulente assicurativo personale. In questo modo so sempre a chi rivolgermi se scopro che c’è un graffio sulla mia macchina, per esempio.

Nella vita di Michelle è in arrivo un altro cambiamento. Il suo sogno più grande, dice, si sta realizzando: avere una casa tutta sua nella sua terra natale di Engelberg. Sì, perché al momento Michelle vive dai genitori quando soggiorna in Svizzera. Per molto tempo non contava nemmeno di trovare un terreno edificabile. Ora i progetti sono pronti e la fase di costruzione inizierà presto. «Le mie radici sono a Engelberg. Sono felicissima e non vedo l’ora che la casa sia pronta! Così in futuro avrò una casa di proprietà nei due posti più belli che posso immaginarmi».

I cambiamenti fanno parte della vita: fate subito un check assicurativo.

Verificate se le vostre soluzioni assicurative e previdenziali sono tuttora in sintonia con il ritmo della vostra vita.

5 brevi domande a Michelle Gisin

Ispirazione: le storie straordinarie nello sport sono per me la più grande fonte d’ispirazione. Storie di persone che riescono a fare il proprio percorso nello sport.

Amicizia: qualcosa di meraviglioso. Sono molto grata delle mie amicizie più care. Per chi fa sport agonistico non è una cosa scontata, perché spesso non ci si vede per intere settimane.

Sponsorizzazione: come atleta d’élite la sponsorizzazione mi permette di vivere la mia passione, di ispirare gli altri, persino di incoraggiarli. Ma senza gli sponsor tutto questo non sarebbe possibile. Helvetia è il mio partner più importante da molti anni.

Casa: la cosa più bella! Poiché sono spesso in viaggio, apprezzo ancor di più ogni momento trascorso insieme a Luca e alla mia famiglia.

Team Helvetia: in qualità di sponsor individuale, l’Helvetia sostiene anche altre atlete e altri atleti in varie discipline sportive invernali. Siamo un gruppo affiatato. Un momento importante è stato quello delle riprese del «Video Happy Birthday» dell’anno scorso per l’Helvetia.

La top sciatrice svizzera in un'intervista esclusiva
La top sciatrice svizzera in un'intervista esclusiva Michelle Gisin a colloquio con Sandra Biraghi, redazione, Communication & Content Marketing di Helvetia Assicurazioni Svizzera.

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