Quali sono i fattori specifici che determinano il successo di queste due forme aziendali? In che modo le start-up e le aziende consolidate possono trarre vantaggio l’una dall’altra? Tra i vari aspetti, queste sono le domande a cui lo studio ha cercato di rispondere sulla base di 12 tesi. Una delle tesi che viene analizzata nell’ambito dello studio è la seguente: «I punti di forza delle start-up consistono nello sviluppo di idee e prototipi innovativi. Le aziende consolidate hanno difficoltà a sviluppare e implementare autonomamente idee assolutamente nuove». Se da una parte i risultati sembrano confermare alcuni cliché, dall’altra invece li mettono in discussione.
Quando alle circa 120 persone che hanno partecipato allo studio viene chiesto di pensare alle start-up, il primo attributo che viene loro in mente è: «innovative». Intraprendere percorsi nuovi, individuare soluzioni innovative e incrementare il proprio potenziale facendo leva su nuove idee: ecco gli ambiti in cui i partecipanti vedono i maggiori punti di forza delle start-up. Uno dei partecipanti esprime tutto questo in modo chiaro: «Le start-up sono aziende che inventano cose nuove». E, allo stesso tempo, queste nuove aziende testano costantemente le strutture, i processi e i metodi di gestione, dimostrando una volta in più di svolgere un ruolo pionieristico. E infatti il loro più grande punto debole è rappresentato dalla mancanza di risorse, di routine e di un network già costituito.
Alle aziende consolidate i partecipanti al sondaggio non associano solo notevoli guadagni e grandi liquidità, ma soprattutto la notorietà. Chi domina da tempo il mercato si crea un nome e questo rappresenta un asset assolutamente prezioso. Alle aziende consolidate vengono attribuiti anche i seguenti punti di forza: qualità (in termini di servizi e prodotti), affidabilità e sostenibilità a livello strategico. Il tema dello sviluppo delle idee è invece un aspetto che tende a essere trascurato. L’attenzione risulta eccessivamente focalizzata infatti sulle attività operative in grado di creare profitto e intorno alle quali è stato acquisito un ampio bagaglio di esperienze. La routine, i modelli concettuali e comportamentali possono portare a una sorta di «cecità aziendale», che non incentiva più ad allontanarsi da tutto ciò che risulta già consolidato e di comprovata efficacia.
E se le aziende consolidate provassero ora a comportarsi come le start-up, a osare di più e a stravolgere i propri processi? Probabilmente non sarebbe la scelta migliore. Le start-up hanno successo proprio perché sono costrette a correre determinati rischi e reinventarsi ogni volta, mentre il successo delle aziende consolidate si basa sulla loro esperienza. Ricreare e implementare semplicemente i punti di forza tipici dell’altra categoria non è quindi così semplice, dal momento che si corre il rischio di perdere il proprio DNA. Tuttavia ci sono alcune modalità operative che consentono a entrambe le parti in causa di trarre determinati vantaggi. Le collaborazioni tra le nuove imprese e le aziende di lunga data permettono di approcciare nuovi processi di apprendimento mirati o di sfruttare i punti di forza disponibili.