Salute&Infortuni

Ripartire camminando: i 6 benefici dello slow trekking

Si ricomincia a camminare, lentamente. Il cammino come metafora della vita, quante volte l’abbiamo sentito, eppure mai come in questo periodo si associa alla realtà.

26/05/2020

Camminare è un atto che non si esaurisce nell’impeto di una corsa, non dissipa le energie ma le dosa e le ricarica seguendo il giusto ritmo.
La società deve tornare a carburare moderatamente, così come noi, dopo più di due mesi di reclusione nelle nostre case, riprendiamo a vivere all’aria aperta con le dovute precauzioni.

In queste settimane stiamo riscoprendo il piacere di una passeggiata al parco e delle nostre bellezze regionali e auspichiamo di poter godere anche di quelle nazionali nelle prossime settimane e nei mesi a venire.
Ritroviamo un’andatura lenta che negli anni abbiamo dimenticato in preda ad una corsa forsennata, un ritmo capace di farci apprezzare il momento e i luoghi, come quello dello slow trekking, un’attività motoria che fa bene alla mente e al corpo.

I benefici dello slow trekking: ecco perché sceglierlo

Lo slow trekking è un giusto compromesso per la motivazione e il benessere, è una sfida che implica volontà ed energia.
Seguire un sentiero coinvolge mente e fisico, le distanze e le pendenze testano il nostro corpo e dosano le energie, un lavoro di strategie e sinergie spesso sopite da una vita sedentaria, soprattutto dopo due mesi di reclusione.

Riscoprire la natura in compagnia

Camminare lungo sentieri immersi nella natura della nostra bella Italia è un ottimo proposito per organizzare il tempo libero di questa estate da reinventare e che ormai bussa alle porte.
Lo slow trekking è un’attività fisica all’aria aperta che asseconda le vostre necessità, dalla preparazione atletica alla condivisione dell’esperienza: camminare è un’opportunità da condividere con la famiglia e i bambini o con la dolce metà, sempre nel rispetto delle norme in tema di Coronavirus.
Un esercizio fisico ma anche di ascolto: avanzare in gruppo rafforza la coesione tra i partecipanti e anche una sana competitività che stimola l’obiettivo comune.

Lo slow trekking: uno sport a tutti gli effetti

Lo slow trekking non è una semplice passeggiata ma uno sport a tutti gli effetti, soprattutto quello in montagna.
Chi pratica attività fisica con costanza e lavora per obiettivi sa bene che il ritmo non è un optional ma una regola ferrea da acquisire che regolarizza il respiro, fondamentale per un allenamento corretto.
Il corpo umano inizia a bruciare grassi dopo mezz’ora di movimento, in un’ora di camminata è possibile bruciare fino a 500 calorie.
Lo slow trekking è un valido esercizio per le gambe: camminando si allenano quadricipiti, polpacci e addominali.
Maggiore è la pendenza e più vengono coinvolti i glutei.
Per trarre il massimo da quest’attività è meglio camminare a ritmo sostenuto e se desiderate tonificare anche braccia e spalle, l’ideale è utilizzare i bastoncini da trekking.

Attività da fare con i bambini

La scoperta della natura e l’attività all’aria aperta sono uno stimolo fisico e intellettuale per i bambini, un incentivo per la curiosità e per l’apprendimento con una “didattica” divertente che include l’osservazione e l’esercizio motorio.
La natura è come un libro aperto che allontana la noia e racconta una fantasia primordiale con tanti animali protagonisti e atmosfere incontaminate lontane dall’abitudine casalinga con la quale anche i più piccoli hanno dovuto fare i conti in questo periodo.
L’ideale è sostare a leggere i pannelli didattici lungo i sentieri alternandoli a pause di gioco e di spuntini nutrienti.
Preparate anche uno zainetto personale, utile per la borraccia e altri oggetti necessari in questo periodo di emergenza, ma soprattutto uno scrigno di “ricordi” della passeggiata, un contenitore di cimeli preziosi entusiasmante, ma anche molto efficace per responsabilizzare i bambini ed educarli all’autosufficienza.

Attività da fare in coppia

Lo slow trekking è anche un’occasione per praticare attività in coppia, una possibilità per affinare l’intesa con i partner. Un buon proposito per trascorrere assieme del tempo di qualità all’insegna del benessere, ma anche per testare la responsabilità di entrambi.

Secondo studi recenti praticare uno sport in coppia stimola la motivazione nel raggiungere obiettivi comuni e soprattutto sembra essere molto utile nella relazione.
Pianificate un percorso di due giorni, includere la notte sotto le stelle o in un rifugio ad alta quota aumenta l’avventura e la passione.

Lo slow trekking per riscoprire noi stessi

Camminare è anche una questione di ascolto di noi stessi, un percorso interiore che risveglia l’autocritica e l’obiettività.
Un passo alla volta, nel sentiero e nella vita, e se siete poco allenati non cimentatevi in imprese estreme.

Lo slow trekking per scoprire il nostro territorio

Lo slow trekking non è solo per scalatori provetti ma un’occasione per tutti di scoprire la natura ma anche la bellezza dei luoghi archeologici, culturali e artistici.
Nel corso dei millenni l’adattamento dell’uomo all’ambiente ha creato tanti paesaggi diversi, tutti con la loro storia e peculiarità uniche, un percorso che li attraversa è una scoperta di questi gioielli di civiltà incastonati nel verde.

Camminando s’impara e si scatta, portate con voi una macchina fotografica o smartphone alla mano per immortalare i momenti più belli e gli scorci più suggestivi. Catturare immagini fa parte del ritmo di questo itinerario e le soste non solo sono giustificate ma consigliate.

Il trekking nella natura ascoltandosi e ascoltando il gruppo e quello che ci circonda è un piacere. Un allenamento per gli sportivi, un momento ludico per le famiglie che hanno voglia di vivere la rinascita della bella stagione e della vita dopo questo periodo di reclusione.

 

Tutto sempre rispettando le norme del Governo e le eventuali restrizioni adottate dalle singole Regioni per garantire la sicurezza di tutti.


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