15 marzo 2018, Autore: Giulia Benvenuto
Per affrontare l’argomento meglio sgombrare subito il campo, perciò partiamo da una considerazione: è assolutamente normale che tra due cani possa a volte scoppiare una rissa.
Il punto cruciale è prima di tutto cercare di prevenire le cause “scatenanti” e poi, se le cose volgono al peggio, sapere come ci si deve comportare per dirimere la zuffa senza rischi.
La responsabilità del padrone nei confronti del proprio animale e dei problemi che possono sorgere in caso di litigi non è materia da sottovalutare, soprattutto per quanto riguarda danni e relativi risarcimenti che possono riguardare gli animali e le persone.
Se ci piace considerare il nostro amico a quattro zampe un membro della famiglia a tutti gli effetti, dovremmo perciò pensare per tempo a una buona assicurazione cani, per tutelare lui e mettere al riparo noi stessi da brutte sorprese, in caso la combini grossa.
I cani sono animali territoriali, competitivi e spesso dominanti, tutti istinti che possono emergere con forza quando si incontrano due soggetti, specie se dello stesso sesso.
Alcune razze sono naturalmente più predisposte di altre al litigio, ma anche tra un esemplare e l’altro le differenze caratteriali sono notevoli. Predisposizione soggettiva a parte, sono però sempre i luoghi e le situazioni particolari a determinare il rischio di “bagarre”.
Ad esempio, l’abitudine dei proprietari a frequentare sempre gli stessi parchi e giardini fa sì che il nostro amico riconosca quell’area come suo territorio, individuando come “invasori” gli altri cani. Quando si verifica un incontro, in pochi secondi, senza che noi umani nemmeno ce ne accorgiamo, gli animali si scambiano una serie di segnali distensivi (coda in movimento, testa bassa, lingua fuori ecc.) e in questo modo la maggior parte delle volte si chiariscono i ruoli e la cosa finisce lì. Nel caso in cui, invece, la “meta-discussione” prosegua a suon di pelo ritto, denti scoperti e via dicendo, è quasi certo che i due finiranno per venire alle… zampe.
Questi meccanismi vengono poi amplificati quando il cane è al guinzaglio, perché sentendosi vincolato e “costretto” non può sfruttare l’opzione di andarsene ignorando eventuali provocazioni, e si sente in qualche modo obbligato ad alzare il livello di aggressività.
In tutto questo c’è da dire però che, per fortuna, spesso la zuffa è più che altro una “sceneggiata” plateale e capita di rado che i due cani si facciano veramente male; piuttosto il rischio maggiore è per i proprietari, che possono incappare in un morso “vagante” mentre cercano di separare i litiganti.
Vediamo dunque le regole base per evitare che le passeggiate con il nostro amico si trasformino ogni volta in una sfida all’OK corral.
Se siamo consapevoli che il nostro cane ha un caratteraccio meglio limitare al minimo le occasioni di scontro, evitando i momenti di tensione. Basta un pizzico di buon senso: ad esempio non frequentando le aree cani all’ora di punta, o accordandosi con i proprietari di altri esemplari “difficili” su quando e dove andare per evitare incroci pericolosi.
La cosa più importante resta tuttavia quella di riuscire a instaurare una relazione di reciproca conoscenza e fiducia con il nostro cane; lavorare molto sull’obbedienza, ma anche saper interpretare i suoi atteggiamenti, giocando d’anticipo e spegnendo sul nascere ogni spunto di aggressività. Gli esperti raccomandano poi di far sempre socializzare i cuccioli tra loro e con cani adulti, così che imparino subito le dinamiche relazionali canine e una volta cresciuti siano in grado di comportarsi con maggiore equilibrio.
Nonostante ogni accortezza, prima o poi capiterà comunque che la situazione sfugga di mano, magari per un attimo di distrazione, trovandosi nel mezzo di un combattimento in piena regola, non bello da vedere e ancor meno da gestire.
Come intervenire allora in questi casi?
Mai mettersi in mezzo
Primo: non rischiare. Cercare di dividere i litiganti con le mani può significare prendersi un morso. Quasi sempre la baruffa si risolve da sola senza gravi danni per nessuno dei due.
Non perdere la calma
Agitarsi e mettersi a gridare è controproducente, e non fa altro che eccitare ancora di più i cani.
Effetto sorpresa
Se si vuole intervenire per cercare di interrompere lo scontro, la cosa migliore è fare qualcosa di “spiazzante” per il nostro cane. Ad esempio tirarlo per la coda o sollevarlo per le zampe dietro.
Non strappare
Non cercare di sottrarre il nostro amico dai morsi strappandolo via o peggio prendendolo in braccio: la reazione dell’altro litigante potrebbe portare a gravi conseguenze sia per lui sia per noi.
Niente coccole
Ultima cosa: al termine del “match” una volta constatata l’assenza di lesioni al nostro cane verrebbe spontaneo consolarlo con qualche coccola. Niente di più sbagliato: gli trasmetteremmo il messaggio che quello che è appena successo è una cosa positiva da ripetere appena possibile.